casi di successocrescita personale

Adrianaaaa… cosa ti fa venire in mente questo nome?? Nulla? E se ci aggiungo anche il nome Rocky, o meglio Rocky Balboa? 🙂

Esatto! Oggi ti parlerò proprio della storia di Sylvester Stallone, l’interprete di Rocky Balboa nel film Rocky I.

Come è diventato famoso Sylvester Stallone?
Bhe, come vuoi che diventi famoso un divo di Hollywood? Un bel giorno, passeggiando in centro città, un agente lo nota e gli dice “Ehi Sylvester, tu hai proprio una bella faccia di attore, vuoi fare un film?”.

Sarebbe molto entusiasmante da raccontare se fosse veramente andata così, vero? Però proprio così non è andata…anzi!

A causa di alcune complicazioni al momento della nascita, Sylvester subisce una paralisi al lato sinistro del volto.
Da ragazzo, poverissimo, per mantenersi lavora in uno zoo come pulitore di gabbie dei leoni, ma questo non basta. E’ cosi povero che è anche costretto a vendere, per pochi dollari, il suo affetto più caro: il suo adoratissimo cane Birillo. 🙁

Continua, però, a candidarsi come sceneggiatore e a presentarsi a vari casting, ma la risposta è sempre la stessa: “NO!!“.
Nel 1975 riesce ad entrare in un cast, ma poi il produttore taglia la scena dove Stallone appare. (Mmm, gentile il tipo! :P)

Seguendo un incontro di pugilato, a Stallone viene l’idea di scrivere la sceneggiatura di Rocky I e, una volta terminata, la presenta a due produttori, che ne rimangono subito entusiasti, offrendo a Stallone venticinquemila dollari.

La trattativa, però, si blocca non appena Sylvester esprime come condizione assoluta quella di essere lui il protagonista del film. Secondo i produttori, Sylvester non dispone delle abilità necessarie per fare l’attore, quindi decidono di alzargli l’offerta arrivando fino a trecentosessantamila dollari, che Sylvester prontamente rifiuta.

I produttori sono costretti a cedere e danno l’opportunità a Stallone di recitare come protagonista offrendogli i venticinquemila dollari iniziali ed un budget ridotto per la produzione del film.

Cosa fa Sylvester con i soldi? Va a riprendersi il suo amato cane Birillo!!! 😀
E per riprenderselo deve pagare ben cinquemila dollari perché l’attuale proprietario non ne vuole sapere di ridargli il cane!!!

Vediamo quali sono stati i 4 punti di forza che hanno permesso a Sylvester di emergere:

  • la determinazione

Sylvester sapeva ciò che voleva ed è rimasto coerente al suo pensiero, scegliendo fermamente di non scendere a compromessi, anche se nella sua condizione sarebbe stato molto più facile cedere alla tentazione.
In questo, Sylvester, si è dimostrato perfettamente LEADER DI SE STESSO: ha intrapreso rapidamente una decisione e ha mirato dritto al risultato, pur non perdendo d’occhio il percorso, anzi, godendosi ogni istante di incertezza e di sofferenza come se fosse un passo glorioso e sincero verso la sua realizzazione.
Un leader di se stesso prende decisioni con rapidità e le cambia con estrema lentezza, quando e SE le cambia. Viceversa, una persona non in grado di gestire le sue emozioni e i suoi obiettivi prende decisioni con estrema lentezza e con altrettanta estrema rapidità le cambia, spostando continuamente il suo focus e la sua concentrazione dal cuore dell’obiettivo. E in questo modo non si gode nemmeno il viaggio dal punto di partenza alla realizzazione.

  • l’umiltà

Sylvester ci dimostra che per riuscire nella vita non è necessario avere per forza molto denaro e grandi doti fisiche: ha creduto fortemente alle sue capacità naturali e le ha fatte diventare una qualità fondamentale di sé. E soprattutto con tutta la sua umiltà, dote con un potere oltre misura, ha prima riflettuto bene e poi agito con coraggio, sopravanzando gli eventi.

Il vero guerriero agisce, solo lo stolto reagisce.
.

  • la forza motivazionale

Voi quanti “No” sareste disposti a sentirvi dire?
Sylvester ne ha subiti parecchi, eppure la sua voglia di rivincita verso la vita lo ha sempre spinto lontano dal mondo miserabile in cui ha vissuto la sua infanzia.
La sua credenza, ovvero la sua sensazione di certezza riguardo “qualcosa”, è stata estremamente efficace: in ogni ambito si è posto la domanda giusta dalla quale sono nate le sue risposte guida.
Nato e vissuto in un ambito povero, la sua domanda guida può essere sicuramente stata: “Come posso trasformare questa mia realtà nel mio sogno partendo ed attingendo dalle mie risorse interiori?“.

La mente è un muscolo e, come qualsiasi altro muscolo, va allenata e sottoposta ad un continuo fitness per farla crescere in elasticità, potenza ed energia.

  • l’amore

L’amore vince sempre! 😀
Gli affetti famigliari per Sylvester sono indubbiamente stati importanti, così tanto che ha fatto recitare, nel suo film, sia suo padre che suo fratello e… pure il suo amato cane!!
Ma al di là di tutto, Sylvester si è posto con amore e tenacia le tre domande fondamentali e focalizzanti:
Dove sei, Sylvester?“, “Che momento è?“, “Che cosa sei?“.
E ci ha lavorato su, in ogni istante, con amore, determinzione e devozione, finchè le sue risposte non sono state (rispettivamente): “Qui“, “Adesso“, “Questo momento“.
Si è innamorato della vita e di tutto ciò che gli stava intorno: cose, persone e animali. Ha imparato ad amare ed apprezzare ciò che già aveva, per accedere quindi a più grandi risorse a livelli superiori, facendo leva proprio sul suo amore.

Nella vita di ognuno di noi è importante, come ha fatto Sylverster Stallone, identificare le proprie qualità naturali e i propri punti di forza, sviluppandoli e mettendoli al servizio degli altri.

E i tuoi punti di forza quali sono??? Fammi sapere!!

  • Leggi anche la mia storia su Soichiro Honda.
  • Leggi anche la mia storia su Jim Carrey sul sito di ecletticamente.com.
  • 6 commenti

    1. Bellissimo questo articolo, sono rimasto sorpreso anche io quando ho scoperto che Rocky era ispirato alla vita vera di Sylvester :D.

      Stallone ha dimostrato anche quanto è importante mantenere alti i nostri standard qualsiasi cosa accada, anche se non abbiamo da mangiare..la ricchezza sta nei nei nostri sogni e nel credere in essi al di la della ragione!.. 🙂

    2. @George Luis: grazie per il tuo commento George! Giustissimo: talvolta non è semplice, ma dobbiamo prendere esempio e fare in modo che i nostri standard siano sempre elevati. Mi piace la tua frase: “la ricchezza sta nei nei nostri sogni e nel credere in essi al di la della ragione!”… hai proprio ragione!!!

      @Flavio: grazie per il commento Flavio! Molte stelle si offuscano: l’importante è prendere, da ognuna di loro, ciò che hanno di bello da offrirci e insegnarci! 🙂

    3. Stallone è un grandissimo, e, a differenza di quel che dice Flavio, la sua stella è tornata a risplendere dopo l’ultimo ROCKY BALBOA, film in cui nessuno credeva, anche per l’ormai non più giovanissima età del suo interprete. Invece…Sly ha sopreso e zittito tutti ancora una volta!!!

      Ad ogni modo, bell’articolo non c’è che dire. Ma l’hai scritto tu o…”un certo” Roberto Re??? Noto “alcune” similitudini… ^_^

    4. Ciao Gabriele! Roberto Re cita la storia di Sylvester nel suo libro “Leader di te stesso”, che è uno dei miei libri preferiti ^_^ quindi è probabile che ci sia da parte mia un’influenza a ciò che scrive Roberto!!! E sono anche contenta che ci sia!!! 🙂 Però… mi hai dato un’idea… e se chiedo a Roberto da farmi da ghost-writer??? 😉

    5. Confesso che prima di leggere il tuo articolo ignoravo la storia di Stallone, compresa l’enorme povertà della sua famiglia di origine. Il suo percorso mi ha profondamente colpita… e concordo perfettamente con la tua analisi. D’altronde… come sarebbe possibile prendere la mira e tirare, se fossimo incerti sull’obiettivo che vogliamo colpire? 😉
      Grazie quindi a Stallone non solo per i suoi film… quanto per il suo straordinario esempio di volontà, motivazione e determinazione a cogliere le opportunità. 🙂

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